"Ciò che noi cerchiamo è l'assassino. Su questo punto gradiremmo la sua opinione, signor Poirot" soggiunse "poichè si tratta in gran parte d'indovinare, e quanto a indovinare, nessuno è più abile di lei.
L'intera faccenda è come un macabro quiz."
"L'espressione è veramente appropriata" commentò Poirot.
"Bisogna studiare attentamente le definizioni del quiz
e ricavarne il nome dell'assassino. Non è così?"
Questo libro di Agatha mi ha davvero stregata.
Ho amato ogni singolo elemento di questa storia.
La copertina recita "A metà strada tra la detective story e il romanzo di spionaggio" ed è proprio quel che si percepisce in ogni singola azione.
A metà tra i primi James Bond e i classici del giallo.
Ci si ritrova travolti da una storia che continua ad incalzare con dettagli e descrizioni davvero coinvolgenti. L'azione rimbalza da un hotel di Ramat ad un collegio d'élite nella campagna inglese. Una scuola dove principesse, nobili e figlie di genitori particolarmente abbienti possono imparare allo stesso tempo le materie classiche e come presentarsi alla regina in persona. L'anno ricomincia con scandali da evitare, morti sospette, rapimenti. Il fulcro stranamente è sempre lo stesso, un luogo che pare l'ultimo in ordine di importanza per ladri ed assassini. Tutti sono sospettati, compreso il giardiniere, come nei migliori clichè. Qui dove le insegnanti sono tutte donne nubili, perchè l'apparizione di un giovane e bel giardiniere, pare totalmente fuori luogo?
I sospetti aumentano, le ragazze vengono ritirate da genitori spaventati e la polizia sembra brancolare nel buio, fino all'arrivo di Poirot.
Un libro pieno di fascino ed atmosfera.
Pensavo di aver letto il meglio con Assassinio sull'Orient Express, ma non è così.
Commenti
Posta un commento